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Incontro annuale con le società

Ultimo Aggiornamento: 21/10/2014 08:30
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Sesso: Maschile
05/07/2014 10:06

Vedo che ancora nessuno si è espresso in merito quindi inizio io.

La prima cosa da sottolineare è che non mi è piaciuto molto il fatto che tutto il discorso del maschile sia stato estrapolato e rimandato ad una successiva riunione. Per quanto mi riguarda cambia poco, nel senso che ero in rappresentanza della mia società che ha comunque un settore femminile predominante nei numeri, ma mi metto nei panni dei dirigenti, per esempio, del Cisano che si sono fatti una trasferta fino a Bergamo praticamente per nulla. Ed infatti hanno abbandonato a metà seduta.
Visto che l'intenzione era di tenere questa scissione tra maschile e femminile sarebbe stato molto più corretto avvisare prima.
Il solo sensibilizzare le società ad arrivare già con un'idea delle categorie che si affronteranno non mi pare giustificato motivo per far "perdere" una serata a chi vive solo di maschile. Ma tant'è, così è andata.

Poi, alcune novità/conferme nel femminile.

La prima divisione rimarrà praticamente invariata come quest'anno e cioè con due gironi dove le prime due accederanno alla serie D direttamente e poi verranno istituiti play-off e play-out.
La discussione su questa categoria è poi sfociata, riassumendo, nel:"perchè io che sono arrivato, per esempio, quinto dopo una stagione di nonricordoquantepartite devo rischiare di retrocedere giocando con la penultima dell'altro girone?" Le motivazioni sono state che nel periodo in cui si svolgono i play-off pò accadere di non avere giocatrici importanti per i più disparati motivi (infortuni, impegni scolastici e così via). La motivazione da parte del Comitato è stato, riassumo sempre per brevità:"è un modo per far giocare di più, come richiesta delle società, e con una spinta motivazionale adeguata".
La soluzione a questo "problema" sembra che sia uno studio di una zona "play-off", una zona "neutra" ed una "play-out". Dove anche la zona "neutra" avrà una sorta di prosecuzione della stagione ma senza ricadere nei play-out.

Onestamente lo vedo come un non-problema. Ma io non la vedo da un punto di vista agonistico quindi lascio perdere e non mi dilungo. Comunque sia, lascio solo una riflessione, se io arrivo quinto in campionato e perdo due-gare-due con la penultima dell'altro girone, forse non mi merito di rimanere nella categoria. Perchè se parliamo di defezioni parliamo di una/due ragazze, che magari fanno anche la differenza, non discuto, ma perdere significa non avere un gruppo solido e completo. Sarebbe giustificata la retrocessione. In più, un proseguo per definire la quinta, sesta o ottava posizione non è così motivazionale per le ragazze e non aiuterebbe la crescita della loro esperienza in partite dove anche imparare a gestire la componente nervosa è importante. Io sono per la linea proposta da Piccinelli ma se proprio si vuole una zona "cuscinetto" ci può stare. Basta che il problema non venga solamente spostato alla settima o alla ottava o alla decima o dove volete voi, e che l'anno prossimo queste società non vengano a proporre il medesimo quesito:"Perchè io che sono arrivato decimo ..."

Anche la seconda divisione rimane invariata con 3 gironi da 14 squadre e per la promozione si verifica la classifica avulsa. Unica proposta è quella di far accedere la miglior "progetto giovane" (dicitura ormai di moda) che abbia conseguito almeno 2/3 dei punti a disposizione ai play-out di prima divisione, in maniera tale da poter dare a questa squadra la possibilità di venire promossa.

Quella del progetto giovane è un incentivo che condivido.

Altro campionato di cui si è discusso è quello dell'Under 16.
Si è proposta l'introduzione del girone di eccellenza. E' stato dato un elenco di società che avrebbero diritto di partecipare a questo girone e se ne sono spiegati i motivi. Da questo girone usciranno un "tot" (si ipotizza forse tutte, forse solo le prime otto, forse ...) di candidate ai play-off per le pretendenti al regionale mentre per gli altri gironi saranno candidate solo alcune squadre (ipotesi, prime due/tre a seconda di quante squadre serviranno a completare la griglia). Questo fatto perchè sembra ci sia stata richiesta da parte delle società di avere un girone più competitivo.

Commento mio personale ... Se è vero, come è vero, che si può così avere un girone più competitivo, è anche vero che si svuotano di qualità gli altri gironi. Io non conosco quale sia il livello dell'under 16 ma tendenzialmente, quindi non solo applicato a questo caso, sto cercando di capire quale sia il limite delle filosofia che sostiene la tesi di tenere l'eccellenza insieme al "resto del gruppo". Cioè, se in qualche modo isoliamo l'eccellenza, può essere vero che questa crescerà in maniera più veloce e forse anche più semplice, ma si svuota il "movimento" di quella qualità generale di base risultando contro-producente poichè, a lungo andare, non avremo più modo di ricreare quella base dalla quale scegliere l'eccellenza. Insomma, la differenza è nel creare eccellenza o movimento.
Potremmo parlare per anni di questa cosa, senza trovarne il bandolo della matassa. Ma tantè, è sempre giusto discuterne.

Per Under 13/14 rimane un po' tutto invariato.
Per l'Under 12 viene tutto rimandato a settembre anche sembra che si voglia portare avanti la proposta di non far partecipare ai campionati superiori chi parteciperà a questo campionato. Verrà istituito anche il campionato 4x4 sempre Under 12.

Relativametne a questi campionati (più che altro under 12), la discussione più accesa è stata quella dei concentramenti. Diverse lamentele. Innanzitutto le società lamentano che i concentramenti a tre squadre costringono alcune persone a rimanere in palestra tutto un pomeriggio. Altri lamentano che alcune società mandano i loro atleti alle trasferte quasi allo sbando. Altra lamentela è che ci sono società che organizzano 3/4/5/6 concentramenti a stagione metnre altre vanno sempre a rimorchio e se ne fanno 1/2 sono tanti. Insomma, diverse lamentele organizzative.
Piccinelli ha sostenuto la scelta del concentramento a tre squadre, senza escludere che si possa tornare a quello a quattro, motivando il sostegno del comitato con un fantomatico:"ci piacerebbe, visto quanto accaduto negli anni passati, continuare ad incentivare il fatto che ogni partita venga arbitrata dall'allenatore della squadra terza non coinvolta direttamente nella partita". Tesi che, in tutta onestà, sosterrei anche io, perchè costringe l'allenatore (o l'accompagnatore, o chi per loro) a seguire la "terza" partita in modo diverso. E solo chi, anche solo per scherzo e solo sporadicamente, sale sullo scranno dell'arbitro si rende davvero conto di quali siano le difficoltà ma, soprattutto, di quanto siano ridicole certe pretese di allenatori/dirigenti/atleti.
Però questo si scontra con la realtà. Poche società (nessuna?) ha un allenatore dedicato che segue le under 12 sempre anche alle partite, in particolare in trasferta. Spesso è un accompagnatore (anche se pare che ci sia chi non manda nessuno ... Ed il Comitato invita a "denunciare" questo alla consegna dei referti perchè è una palese violazione del regolamento!). E spesso ci si trova anche a dover affrontare delle trasferte lunghe e riuscire a partire "un po' prima" significa magari non rovinarsi il sabato sera in famiglia. Motivazioni che credo plausibile e quindi si dovrà trovare un compromesso.
Non condivido però le critiche del tipo:"noi che organizziamo il concentramento restiamo in palestra 4/5/6 ore". Embè? E' un concentramento ... Si arriva prima per preparare il campo, si segue lo svolgimento delle partite e si fa assistenza alle squadre, ci si ferma dopo per sistemare quello che c'è da sistemare. Punto. Se questo può durare due ore per la singola partita, durerà qualcosa in più in un concentramento under 12. Non mi pare che ci sia nulla di sconvolgente in questo. Se non vuoi restare in palestra le 4 ore che servono (tra l'altro non tutte le settimane) o ti organizzi con più persone che possono condividere questo impegno oppure non partecipi al campionato.

Un'ultima discussione che porto all'attenzione, e per la quale si è dibattuto in maniera abbastanza accesa, è quella sui giorni delle paritite delle divisioni. Il Comitato ha ribadito il suo no categorico alle deroghe se non in casi super-ultra-eccezionali e ben motivati. L'intenzione rimane comunque quella di non dare deroghe per il medesimo campionato a società che ne hanno fatto richiesta l'anno precedente. Giusto per fare un esempio non esaustivo, se io che vengo promosso quest'anno dalla seconda divisione (giorno di gara mercoledì e giovedì, se non sbaglio) alla prima divisione (giorno di gara venerdì) posso chiedere la deroga sul giorno e se motivata bene il Comitato potrebbe accettarla solo per dare la possibilità a quella società di mettersi in regola nella stagione in corso e cioè, per la successiva stagione, qualora dovesse ripresentarsi il problema, dovrà avere irsolto il problema palestra.

Su questo punto io sono concorde con il Comitato ancora una volta. Se deroghe devono esserci, che siano motivatissime e che abbia un sentimento di aiuto per trovare poi una soluzione alternativa.
In questo vado contro l'interesse della mia stessa società che, con la collaborazione con Cazzano, si ritrova a dover far giocare una seconda ed una terza divisione alternando la palestra di gioco al mercoledì. Quest'anno è stato così, costringendo la nostra terza in un girone dove la trasferta media è stata di quasi 70 chilometri. Per il prossimo anno, se la tendenza è questa, la medesima deroga non si potrà avere. Dicevo, vado contro l'interesse della mia società ma quando si parla di valori non si può far altro che rispettare le regole. In questo caso il valore principe che viene in mente è il rispetto per tutte le società che invece fanno salti mortali per incastrare gli appuntamenti nelle date giuste e che programmano la stagione anche in considerazione di date di allenamento e simili.
Il medesimo sforzo è da richiedersi a tutti e se un aiutino è sempre possibile, che questo sia limitato e con finalità di miglioramento.
Altrimenti le deroghe diventano inutili, lasciamo i giorni liberi e via libera al caos!

Ultimo punto affrontato non tanto dall'assemblea ma "buttato lì" dal presidente, è quello relativo al giorne "progetto giovani" del comitato regionale. Praticamente, il comitato regionale "viste le molte richieste di iscrizioni come progetto giovane" ha deciso di istituire un girone di solo "progetto giovane". E questo non le reputo nemmeno "troppo" sbagliato se non fosse che hanno diritto di partecipare a questo anche società che non hanno alcun titolo per partecipare alla serie D regionale! Paticamente, queste società, senza dover far la trafila di terza, seconda e prima divisione, passano direttamente alla serie D. A me pare un assoluto sopruso.
Il presidente ha detto di aver portato molte rimostranze in merito ma la consulta regionale pare abbia deciso per questa strada.
Un appunto mosso che, a mio parere, è stato molto intelligente, è stato quando qualcuno ha chiesto se le atlete "giovani" che partecipano a questo campionato potranno anche giocare in campionati di divisione. E' stato chiesto che questo non possa avvenire ma, se non ho capito male, questa cosa viene purtroppo decisa a livello regionale e non a livello provinciale. Potrei sbagliarmi.

Chiudo con un giudizio del tutto personale.
E' la prima volta che prendo parte ad una riunione del genere. Onestamente mi aspettavo più formalismo e magari anche delle vere e proprie votazioni in merito ai vari punti. Invece la cosa si è limitata a proposte del Comitato, discussioni, anche accese, su alcuni temi ma poi tutte le decisioni sono state rimandate a riunioni successive e o all'indizione unilaterale del comitato (maschile, under 12, fascia "cuscinetto" per prima divisione etc.).
Una riunione utile, un confronto anche interessante, anzi, assolutamente interessante, ma in fondo poco pragmatico e decisionista.
Avrei preferito una chiusura della riunione diversa e cioè, dopo i vari dibattiti, proposte, discussioni, si dicesse qualcosa del tipo:"su questo punto cosa facciamo? Chi è favorevole in questo modo alzi la mano ..." Insomma, una vera e propria votazione su cosa si vorrà fare e non fare e non solo una presa di coscienza da parte del comitato di quale è l'umore della piazza per poi decidere, per lo più al suo interno, cosa fare. Il demandare alcune responsabilità, alcune scelte, alla maggioranza della piazza, non significherebbe un "pararsi il culo" per le critiche ma significherebbe non far interessare le società solo alle situazioni di criticità per facilitarsi il compito e coinvolgerle a 360 gradi per la crescita di tutto il movimento.




p.s.: unica nota sul maschile, per chi non l'avesse ancora fatto, ho ricevuto dal Comitato la comunicazione ufficiale, seppure verbale, che la seconda fase del campinato U19M non si terrà. Lasciate pure liberi i vostri ragazzi di andare in vacanza ora ... [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987]
Beh, dai, non ho resisto alla piccola polemica ed ho dovuto fare la domanda ... [SM=g27989]
[Modificato da Cioci73 05/07/2014 10:07]
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