Il volley a Bergamo

COMUNICATO UFFICIALE N° 32 DEL 08/11/2016

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    sergj81
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    00 09/11/2016 17:43

    PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI II^ Divisione Femminile Girone B
    Gara N° 653 del 02/11/2016 ASD TREZZO THRUEX - VOLLEY ORATORIO FORNOVO S.G.
    Società VOLLEY ORATORIO FORNOVO S.G. Ammonizione al Capitano *** ***
    per acceso diverbio con atleti della propria squadra nello spogliatoio al termine dell'incontro



    cioè, adesso non posso più neanche cazziare i compagni nello spogliatoio a fine partita ? [SM=g27991] e quindi neanche fare scherzi sotto la doccia ? [SM=g27987] [SM=g27990]

    Sergj81
    N&M Management Malpensata - 1^ Div.Maschile
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    TeoB.
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    00 10/11/2016 09:47
    in effetti è strano
    in effetti è strano che un provvedimento arrivi per fatti avvenuti dentro uno spogliatoio a porte chiuse.
    Che l'arbitro debba vigilare ed intervenire sul rispetto anche fra compagni oltre che avversari e pubblico è cosa prevista dal regolamento.
    Ma che il raggio di intervento si ampli fino allo spogliatoio mi lascia dubbioso.
    Tuttavia se è stato sanzionato dalla Commissione, suppongo che sia possibile farlo.
    Altre indicazioni da giuristi di volley come Cioci?

    ciao
    Teo
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    79962.bg
    Post: 22
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    00 10/11/2016 15:58
    Già successo a me in 2^ divisone maschile quando allenavo a Seriate capitano ammonito per responsabilità oggettiva perché il DDG passando davanti al nostro spogliatoio senti delle frasi poco educate nei confronti di un avversario
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    sergj81
    Post: 148
    Città: BONATE SOPRA
    Età: 42
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    00 10/11/2016 16:03
    Re:
    79962.bg, 10/11/2016 15.58:

    frasi poco educate nei confronti di un avversario



    questo posso capirlo, c'è di mezzo il fair play... ma se nel mio spogliatoio me la prendo con i miei compagni... mi pare quantomeno strano...

    Sergj81
    N&M Management Malpensata - 1^ Div.Maschile
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    Cioci73
    Post: 884
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    00 12/11/2016 10:48
    Mi ero perso la discussione.
    A parte il fatto che se la commissione decide, puoi avere tutte le ragioni di questo mondo ma se vuoi che la tua voce venga ascoltata devi fare i salti mortali ... Loro, come i vari responsabili dei comitati, sono degli Dei intoccabili e non sbagliano mai! Vabbè, sono un po' inviperito ma questo lo sapete già ...

    Detto questo, esistono normative riguardanti il comportamento da tenersi. In particolare, nel regolamento ufficiale c'è un capitoletto apposito chiamato "fairplay" (chiamarla in italiano? Che so ... "Lealtà sportiva"! Faceva schifo???) all'interno del Capitolo settimo delle regole di gioco.
    Il Capitolo 7 è quello intitolato "REQUISITI DEL COMPORTAMENTO".
    La regola 20.2 è la seguente (estraggo quello che ci interessa):

    20.2 FAIR PLAY
    20.2.1 I partecipanti devono comportarsi con rispetto e cortesia nello spirito del fair play, non solo nei confronti degli arbitri, ma anche verso gli altri ufficiali di gara, gli avversari, i propri compagni e gli spettatori.

    E fin qui non ci sono dubbi sulla "qualità" della sanzione visto che l'arbitro DEVE vigilare che ci sia questo comportamento di lealtà sportiva da parte di ogni giocatore anche nei confronti dei propri compagni.

    Non ho trovato, però, specifici riferimenti "temporali" che possano limitare l'azione dell'arbitro. Non esiste, nemmeno nel protocollo di gara per la Serie A o per quelle inferiori fino ai campionati provinciali o under, un capitolo che dica l'autorità dell'arbitro inizia qui e finisce lì. Inoltre, l'azione dell'arbitro non è limitata nemmeno "fisicamente" cioè non viene limitata al solo campo di gioco, arre circostanti o cose simili.

    Per quello che ricordo io, e certamente ricordo male, durante una lezione di uno dei corsi che ho seguito, era presente un responsabile arbitri (non ricordo chi, come e quando, vado a memoria) e ricordo che disse che l'arbitro è responsabile di tutto (nei limiti delle competenze comunque) da quando arriva a quando esce ma, addirittura, anche dopo che se ne è andato. Io ricordo un esempio nel quale diceva che se un arbitro dovesse prendere il bus dopo la gara e dovesse incontrare un atleta della gara appena conclusa che gli dicesse peste e corna, questo atleta poteva venire sanzionato (se riconosciuto, ovviamente). Siamo nel mondo dell'assurdo (ma non poi così tanto) però credo proprio che l'arbitro abbia poteri quasi divini e se si tratta di questioni di "lealtà sportiva" sono convinto che sia giusto che possa sanzionare anche un ragazzo che, nonostante tutte le ragioni del caso, dovesse mancare di rispetto ai propri compagni anche sotto la doccia.

    Ovviamente non mi riferisco al caso specifico che non conosco (manco so dov'è Fornovo! Mai avuto il piacere ...).
    [Modificato da Cioci73 12/11/2016 10:58]
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    Cioci73
    Post: 884
    Sesso: Maschile
    00 12/11/2016 10:55
    Re: Re:
    sergj81, 10/11/2016 16.03:

    questo posso capirlo, c'è di mezzo il fair play... ma se nel mio spogliatoio me la prendo con i miei compagni... mi pare quantomeno strano...



    Tutti, e ribadisco tutti, possono avere delle buone ragioni per alzare la voce e per far casino con i propri compagni ma questo non giustifica il fatto che debbano essere rispettate le regole della lealtà sportiva.

    Se mi metto anche a litigare con i miei compagni/atleti durante un allenamento non verrò sanzionato indipendentemente dai cristi e dalle madonne che vengono scomodate semplicemente perchè non c'è nessun ufficiale di gara ad assistere ma anche in questo caso l'assenza di "lealtà sportiva" sarebbe da rimarcare.
    A maggior ragione "nei dintorni" di una gara queste cose devono assolutamente evitate (ed è giusto che gli arbitri vigilino) anche perchè c'è (almeno potenzialmente) la presenza di un pubblico, anche minorenne.

    Sto parlando ovviamente di eccessi e non dell'alzare la voce dell'allenatore che, per esempio, richiama i propri ragazzi a "svegliarsi".