opinione personalissima
sparo per primo alcune considerazioni in proposito. Parlo del femminile perché del maschile conosco poco o nulla. Non credo ci sia una tabella per definire a quali età un giocatore debba fare una categoria piuttosto di un'altra. Se si parla di giovanile il discorso credo sia più fisico che altro. Se la Foppa con le annate 2002 gioca under 13 e under 14, non credo ci sia nulla di azzardato, per caratteristiche fisiche, ore di allenamento e livello di selezione. Ma se tutti facciamo questa scelta allora l'under 14 diventa di un livello imbarazzante. Se una ragazzina 2002 con certe caratteristiche gioca coi 2001 in under 14 il discorso è diverso. Stesse considerazioni per l’under 16, con i 2 gironi di eccellenza nati con le migliori intenzioni, che sono diventati tutto fuorché quello per cui erano pensati. Troppe squadre che avrebbero dovuto aspettare una stagione e invece hanno avuto fretta di richiedere la partecipazione. Se davvero così forti, perché non provare a vincere il girone tradizionale e arrivare a giocarsi le fasi finali guadagnandole sul campo. Personalmente non capisco che cosa ci sia di costruttivo o istruttivo nel perdere sempre 3-0 con parziali imbarazzanti. Per le divisioni, credo ci vorrà ancora qualche stagione per un livellamento verso l’alto, ma non mi aspetto molto di più. Però anche qui credo si dovrebbe preferire il merito. Se la stagione precedente vinci con un under 14 la terza divisione, probabilmente in seconda ci stai benissimo, ma se quell'under 14 non ha fatto nulla di che, stare in seconda potrebbe essere un azzardo. Le valutazioni le devono fare le varie società e gli stessi allenatori. Sperando che la categoria non sia usata come specchietto per attrarre giocatrici, ma come passo di una crescita ponderata. Credo ci sia una corsa a fare le cose precocemente. Come se arrivare a giocare in serie D e C, per restare al regionale, a 23-25 anni fosse un fallimento. Ma arrivarci a 16-18, da immatura e impreparata, è un successo? Forse bisognerebbe avere più pazienza e dare alle giocatrici il tempo necessario. E l'allenatore, in questo caso, deve avere un ruolo importante nella scelta, e capire i limiti della propria squadra. Non capisco sta fretta. Anche perché è facile poi creare dei “fenomeni” che a 14-16 anni giocano in seconda e poi????