Vabbè, torniamo a scrivere anche se ormai l'interesse per il campionato sembra essere scemato.
La ventitreesima giornata vedeva il big match tra le prime due, ultima speranza per il Capriate, in caso di vittoria di tre punti di una o dell'altra, per accorciare e tornare a sperare nella promozione. Ma la speranza di un risultato favorevole in quel di Seriate viene vanificato dalla sconfitta a Ponteranica per 3-2. Con questo risultato per le prime due, che si sono comunque divise la posta con la vittoria in trasferta di Malpensata, manca solo la matematica certezza della promozione che potrebbe arrivare già da questa settimana anche se il Seriate ha un turno piuttosto complicato giocando in casa contro il Ponteranica che ora insidia anche il terzo posto del Capriate.
La quinta posizione e l'ottava, che contano nulla, sono racchiuse in quattro punti e lo scontro diretto tra Gandino e Excelsior di settimana prossima potrebbe già decidere qualcosa.
Ma la lotta più accesa resta in fondo alla classifica. Dato per retrocesso praticamente già nel girone d'andata il Castel Rozzone, a questo si è aggiunto matematicamente il Boltiere già da qualche settimana ed ora anche la Nossese.
Skandia ha 31 punti mentre Scanzo e Bottanuco la seguono, rispettivamente, a quattro e cinque lunghezze. Di queste tre squadre due si salveranno ed una retrocederà. Se nella prossima giornata si prevedono impegni tutt'altro che agevoli, le ultime due gare saranno assolutamente decisive e Skandia non potrà dormire sonni tranquilli visti che affronterà proprio le due dirette concorrenti ed il cospicuo margine di vantaggio potrebbe anche non bastare.
C'è da dire che l'altra squadra che potrebbe decidere questa lotta è il Seriate che affronterà Bottanuco e Scanzo alternandosi allo Skandia. Insomma, nulla di deciso in questo frangente.
Per quanto riguarda Gandino, alcuni infortuni ed alcune assenze hanno inficiato nel rendimento degli ultimi incontri. In particolare la partita di Malpensata di settimana scorsa non mi è piaciuta perchè, anche grazie a qualche loro defezione e qualche scelta nel roster, avevamo la possibilità di fare qualche punto. Purtroppo complice anche una serata storta di qualcuno e (come mi è stato addebitato da qualcuno!!!
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) la mia scelta di non mettermi in rosa abbiamo perso un primo set che ci vedeva avanti 15/10 (perso a 20 se non ricordo male ...) e gli altri due persi 28/26 con noi sempre la prima palla per chiudere il set. Non sarebbe servito a nulla se non a dare morale per chiudere meglio questo finale di stagione ma ormai è andata così, guardiamo avanti.
Oltre alla partita di Malpensata anche le partite precedenti, causa le note squalifiche che ancora non ho digerito, sono state giocate su buoni livelli (portando via un punto a Seriate, per esempio) ma dove è mancato quel qualcosa che poteva fare la differenza a nostro favore.
Non è ancora tempo di bilanci anche se, per noi, il campionato è ormai finito. Ci sarà tempo nelle prossime settimane per verificare cosa di buono c'è stato e cosa di meglio si può fare in casa nostra.
In senso generale, invece, mi sembra che ancora una volta non ci siano nella realtà tante squadre che vogliano davvero andare in serie D. Sarà l'impegno del sabato sera, sarà che tante squadre in prima vengono assemblate con atleti che lo fanno più per la pizza-birra del dopo gara piuttosto che da atleti con voglia di fare il salto di qualità, sarà perchè poi serve un alleantore secondo grado (che comunque cosa ...), sarà che poi si devono organizzare trasferte più complicate rispetto al raduno alle 20:00 per giocare a mezz'ora di strada, sarà
perchè ti amo ... Ma vabbè, la sensazione che ho è questa.
Si arriva a metà stagione e poi si decide quali partite giocare (perchè le partite vere si ha sempre voglia di giocarle!!!) e quali si può anche "fare a meno" falsando così un po' i valori del campionato.
Si fanno i conti per rimanere in categoria, praticamente.
In tanti anni di prima divisione, anche se era da qualche tempo che mancavo, io non ho mai fatto questi calcoli anche se a seguito della mia unica promozione in D da allenatore la società non ha poi dato seguito, per varie vicissitudini tra le quali anche la rifondazione della stessa, a quella promozione (ripartendo dalla seconda). Una cosa è certa, la mancanza di possibilità di rinunciare alla promozione senza subirne le conseguenze del caso è un fattore che falsa i veri valori del campo. Che questo sia un bene o un male non saprei dirlo con certezza anche perchè rimane comuque una brutta situazione, a livello organizzativo, avere delle società che rinunciano costantemente al salto di categoria complicando così la creazione dei gironi dei campionati superiori.
Altra situazione che vedo è che tra la seconda e la prima divisione c'è un salto qualitativo molto importante tant'è che le squadre che arrivano al primo anno o sono ben attrezzate (esempio il Seriate di quest'anno) con anche innesti di giocatori che hanno qualità ed esperienza da categorie superiori, oppure fanno tanta fatica. Vado a memoria, quindi potrei sbagliare, però tutte le attuali ultime quattro della classifica provengono dalla seconda (Bottanuco, Nossese, Boltiere e Castel Rozzone) e tre di queste sono già retrocesse.
Insomma, una su cinque si è rivelata competitiva, una lotta per la salvezza con qualche difficoltà, mentre tre si sono rivelate decisamente inadeguate. Perchè questo salto? Non so dare vere spiegazioni. In realtà mi sento di dire che la seconda divisione sta diventando un campionato giovanile con squadre composte più che altro da ragazzi, anche ragazzini, perchè diventa sempre più difficile costruire squadre di ragazzi con età omogenee, e quelle squadre che vengono costruite con giocatori con una qualche esperienza non hanno alcuna difficoltà a salire in prima rivelandosi, però, inadeguate l'anno sucessivo.
Questi sono due aspetti che mi sento di rimarcare senza però avere alcuna pretesa di essere dalla parte della ragione. Sono solo impressioni e sensazioni che potete tranquillamente smentire e/o perfezionare.